Pompeo Marchesi - Comune di Saltrio (VA)

Il paese | Pompeo Marchesi - Comune di Saltrio (VA)

Pompeo Marchesi

Pompeo Marchesi, scultore ed allievo del Canova è il figlio più illustre di Saltrio che conserva la Cappella cimiteriale della famiglia .

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Ritratto di Pompeo Marchesi sito presso l'Archivio 
della Biblioteca  Nazionale di Vienna (Austria)

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Stemma di Pompeo Marchesi

 Pompeo Marchesi nacque a Saltrio il 7 agosto 1783, figlio di Gerolamo di Saltrio, e di Caterina Tamburini, di Brunello, e morì a Milano l'8 febbraio 1858.

Avviato alla scultura dall'esempio del padre, sentendo una forte vocazione artistica, studio all'Accademia di Brera di Milano dove ebbe come maestro lo scultore Giuseppe Franchi. All'età di 21 anni - nel 1804, dopo aver ultimato gli studi a Brera,  su segnalazione della Commissione per la cultura di Brera al Ministero dell'Interno, fu inviato a Roma come Alunno pensionato presso la locale Accademia diretta da Antonio Canova.

Nel 1810, Pompeo Marchesi ritornava a Milano dove iniziò la sua carriera artistica con le prime opere presso il Duomo di Milano.

Nel 1826, su precedente consiglio del Canova, fu chiamato a succedere a Camillo Pacetti alla cattedra di scultura di Brera che tenne fino al 1852 con molto onore, formando una folta schiera di alunni fra i quali i viggiutesi Giosuè Argenti, Guido Butti e Luigi Buzzi Leone.

I Milanesi lo chiamavano "el Dio dei piccaprei" e si interessavano ai suoi lavori prima ancora che fossero compiuti. Notevolissimo fu il suo contributo al sorgere della Galleria di Arte Moderna di Milano dove, in una sala riservata, si conservano di lui ben 95 opere.

 

Pompeo Marchesi fu onorato ufficialmente col busto in marmo su mensola a muro nel loggiato del Palazzo di Brera dove aveva insegnato per 26 anni, e fu insignito di varie onorificenze oltre ad essere:

 

  • accademico consigliere della R. Accademia di Belle Arti di Parma;

  • socio corrispondente di quella dei Filodrammatici di Milano;

  • professore supplente presso l'Accademia di Belle Arti di Milano;

  • professore presso la R. Accademia di Belle Arti di Torino;

  • socio corrispondente di quella di Torino;

  • accademico di merito dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna;

  • socio onorario della R. Accademia di Belle Arti di Carrara;

  • accademico professore di 1^ classe presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze;

  • socio corrispondente dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Padova;

  • socio d'onore dell'Ateneo di Brescia;

  • socio corrispondente di quello di Bergamo;

  • socio dell'Accademia di S. Luca in Roma.

 

 

Principali opere di Pompeo Marchesi sono:

 

Milano:

  • per il Duomo scolpisce una cinquantina di statue, tra queste S. Ambrogio (balcone interno in facciata), S. Filippo, S. Canuto e S. Caterina;

  • a Villa Reale busto di Leonardo Da Vinci;

  • alla Pinacoteca Ambrosiana bassorilievo dell'Amicizia;

  • nella Basilica di San Carlo: la statua di San Carlo;

  • al Palazzo Brera: statua di Cesare Beccaria;

  • ai Caselli Daziari di Porta Venezia:statue della Giustizia e dell'abbondanza;

  • sull'Arco della Pace: statue dei fiumi Adige e Tagliamento * altorilievi: il passaggio del Reno degli eserciti alleati nel 1813; fondazione del Regno Lombardo Veneto; occupazione di Lione; vittoria di Lipsia;

  • sulla facciata della Caserma del Castello: busti di 12 Duchi Austriaci;

  • all'Ospedale dei Fatebenefratelli: il gruppo di S.Giovanni di Dio fondatore dell'Ordine Ospedaliero;

 

Saronno  (VA)
per il Santuario della B. Vergine: la Deposizione di Gesù dalla Croce;

 

Como

  • per il Duomo: 14 statue nel Coro del Presbiterio raffiguranti il Redentore, la Vergine e 12 Apostoli (1816); statua di S. Giuseppe con Gesù adolescente (1930-33);

  • sul monumento di Alessandro Volta: la statua del sommo fisico (1838);

 

Tremezzo (Lago di Como)

  • a Villa Carlotta: statua di San Dorimedone già eseguita per una guglia del Duomo di Milano;
  • in Cappella Sommariva: sulla tomba l'altorilievo di Giovanni Battista;

 

Laveno di Menaggio (Lago di Como)

  • nella Villa "Mylius": un bassorilievo raffigurante la morte del figlio attorniato dai genitori e dalla giovane sposa;

  • in una Cappella del Cimitero: statua di Gesù fanciullo;

 

Jerago (VA)

nel Cimitero: la tomba della fam. Bianchi nella lussuosa cappella è sormontata dall'Angelo della Risurrezione firmato Cav. P. Marchesi;

 

Inveruno (MI)
Villa Cagnola: i Telamoni, cariatidi in marmo;

 

Torino
nella Cappella del Palazzo Reale: il monumento al Duca Emanuele Filiberto;

 

Novara
Cattedrale: statua di Carlo Emanuele III e statua "La Religione";

 

In Austria

  • a Gratz: monumento a Francesco I in figura imponente;

  • a Francoforte: statuta colossale di Goethe all'Università;

  • a Vienna: monumento a Francesco I. La statua dell'Imperatore, che si erge con autorità impugnando lo scettro, è sorretta da un piedistallo ottagonale in cui sono inserite otto formelle che rappresentano: il regno vegetale * il regno animale * il regno minerale * le scienze * l'arte cristiana * il commercio * l'industria * il valor militare. in fine un ampio basamento ricco di ornato cui fanno corona negli angoli, quattro grandi statue che rappresentano le virtù del sovrano: la pace * la forza * la giustizia * la religione.

 

 

Alcune delle sue opere:

* Venere - sita presso la Galleria d'arte moderna di Milano;

* Monumento funerario a Giulio Mylius - sito presso la Villa Mylius di Loveno di Menaggio (CO);

* Venere che disarma amore - sita presso il Kunsthistoriches Museum di Vienna;

* Monumento a Emanuele Filiberto di Savoia - sito presso la Cappella Reale di Torino;

* La deposizione di Cristo - sito preso il Santuario di Saronno (VA) - Cappella Cagnola

 

 

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